Il vino naturale Vitovska coltivato col metodo Vini di Luce

 
Nel Carso Triestino si coltiva un vitigno tipico del Friuli Venezia Giulia: Il Vitovska. I vigneti sono sorti nel terreno fertile alle spalle della città, in una zona, un tempo destinata agli orti dei triestini, che presenta un terreno molto particolare perché qui si incrociano la Ponca friulana e il Carso, due differenze importanti. E nei vini si nota questa presenza di mineralità molto forte unita al sentore di un fruttato molto maturo in certi casi.

I vini della zona, infatti, non hanno una grossa acidità, ma vengono sostenuti da una importante salinità, sapidità di fondo che, in alcuni casi, proprio si attacca al palato e persiste in bocca per molto tempo.I vini bianchi che si coltivano in questa parte del territorio triestino sono la Malvasia e il Vitovska. Oggi parleremo del secondo, un antico vitigno della zona, e in particolare dei vini naturali coltivati col metodo Vini di Luce.

La zona del Carso è particolarmente vocata anche per la presenza di venti sempre costanti, anche molto forti in alcuni casi. Ecco l’importanza della piccola valle dove sorgono i vitigni dei nostri produttori che protegge le vigne dalla Bora, che se no sarebbe troppo forte e creerebbe anche dei disagi importanti alla viticoltura. Oltre alla ventilazione, è importante la presenza del mare: questa presenza salina rende i vini particolari e caratteristici.

Quattro sono i viticoltori della zona che, dal 2012-2013, hanno adottato il nostro metodo: Mitja Zahar, Igor Grgic, Rado Kocjančič e Milic. Una volta questi vigneti erano gestiti con la chimica di sintesi dell’agricoltura tradizionale. Da quando abbiamo iniziato, abbiamo abolito tutti i prodotti chimici di sintesi; il risultato è veramente straordinario. Gli stessi agricoltori hanno notato la forte differenza sia sul vigneto che sui vini. I vigneti hanno un aspetto più verde, sano, nutrito, sia nella foglia che nel grappolo. I vini risultano più profondi, più persistenti in bocca, più sapidi. Una volta si utilizzavano pratiche di correzione dell’acidità per sopperire alla mancanza di sapidità; ora non serve più perché i vini vengono sorretti dalla naturale sapidità e lunghezza dovute alla capacità della radice della pianta di assorbire i sali minerali presenti nel territorio.

Come dico spesso, è sì importante avere un buon territorio viticolo, un terreno fertile, ma se la pianta non ha la forza di assorbire e sintetizzare le sostanze in esso contenute, è inutile averlo. Con l’agricoltura convenzionale, che si basa sull’utilizzo di una serie di sali ammoniacali o potassici, quindi ottenuti da chimica di sintesi, la radice non viene stimolata a penetrare il terreno fertile in profondità e, soprattutto, a nutrirsi di questi sali minerali presenti nel terreno. La pianta aspetta la concimazione dell’uomo e quindi le radici non sono costrette a scavare a fondo e le piante non vengono stimolate nell’assorbimento di questi importanti e fattori di terroir, di territorio.

Il vino Vitovska è quasi un semiaromatico. Ecco che la presenza del terreno e la capacità di rappresentarlo senza interventi chimici diventano determinanti per la qualità del vino. I produttori di Vini di Luce non cercano l’aromaticità spinta attraverso lieviti selezionati o tecniche agronomiche ed enologiche spinte, ma si concentrano nell’intento di rappresentare il territorio nella maniera più naturale possibile. Sono proprio questa delicatezza, questa finezza e persistenza gustativa tipici del terroir che caratterizzano questi vini naturali e la qualità, appunto, che si ricerca in loro.

Ogni anno, nel mese di giugno, si tiene una manifestazione interamente dedicata al Vitovska, la “Mare e Vitovska”. La cornice è quella del castello di Duino, un luogo incantevole da cui si gode una vista mozzafiato sul golfo di Trieste. Qui si possono trovare quasi tutti i rappresentanti della zona del Vitovska, sia friulana che slovena, ci sono anche molti produttori di Vitovska sloveni, e confrontare tutte le varie tipologie di macerazioni e vinificazioni. È un bellissimo punto di incontro per giornalisti, gente del settore, e pubblico. Sono presenti anche tanti ristoratori locali che presentano i loro piatti abbinati al vino. E quindi, sia il turista che l’operatore trovano un contesto veramente spettacolare.

Al “Mare e Vitovska” 2018 ho assaggiato dei vini veramente interessanti. Da qui si possono capire la potenzialità enorme di questo vitigno, che è proprio la rappresentazione del territorio, e la sua versatilità, quindi la capacità di essere vinificato in vari sistemi, anche con macerazioni lunghe, e di conseguenza con caratteristiche diverse per ogni singolo produttore.

Il sito di “Mare e Vitosca” è raggiungibile all’indirizzo: www.mareevitovska.eu

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