I vini naturali siciliani “DiVini e Di Luce”

 

Oggi vi voglio parlare dei vini naturali siciliani della Cooperativa Vino-Nuovo. Le vigne si trovano su terreni affascinanti sia da un punto di vista geografico che climatico. Siamo sulla punta occidentale della Sicilia, precisamente nel comprensorio dell’Agroericino, quindi una zona molto esposta ai venti e con un’altitudine media tra i 350 anche i 400 metri s.l.m. Questo garantisce un escursione termica ottimale per le uve che così conferiscono ai vini una freschezza importante. Inoltre il terreno di questa zona è tipicamente calcareo, siamo a ridosso del secondo bacino marmifero più importante d’Italia quello di Custonaci. Questo terreno dona una particolare mineralità ai vini che poi si trasforma in un gusto detto di minerale, di sapidità. Un clima e un terreno particolarmente vocati alla coltivazione della vite e dalle innumerevoli qualità che sarebbe un peccato sprecare nella vinificazione. Ed ecco, quindi, la scelta dei soci siciliani di produrre vini naturali attraverso la tecnica agronomica della Luce e del Carbonio e le tecniche della Vini di Luce. Le piante in questo modo assorbono e sintetizzano le qualità e le energie di questo particolare territorio. Anche il processo di vinificazione mantiene e preserva tutte queste qualità dall’uva alla bottiglia.

Il Catarratto è un vitigno tipico della zona trapanese e deriva dal nome “carteddaro”, in dialetto siciliano, che appunto, a sua volta deriva dalla “cartedda” che era questa cesta in vimini per la raccolta delle uve, a testimonianza della generosità di questo vitigno in ogni situazione e condizione climatica. Infatti il Catarratto sembra reagire sempre positivamente a qualsiasi cambiamento climatico e a produrre sempre con una certa regolarità. Viene raccolto, in genere, agli inizi di settembre. Viene raccolto a mano, diraspato, pigiato e poi viene lasciato in pressa per un po’ di ore per garantire la giusta permanenza sulle bucce e conferire questo sentore della buccia, appunto. Il contatto con la buccia conferisce al nostro vino naturale un gusto molto particolare mantenendolo sempre comunque fresco e fine senza mai esagerare nella corposità. I vigneti maggiori sono nella zona Regalbesi e sono dei soci Paolo Venza e Alberto Venza. Da quest’anno, quindi dal 2017, abbiamo deciso come Cooperativa di inserirli anche nelle etichette in modo che ci sia tutta la tracciabilità e la trasparenza.

Un altro vino naturale prodotto dalla Cooperativa qui in Sicilia è il Nero d’Avola, anche questo proviene soprattutto dai vigneti nella zona Regalbesi molto calcari, molto argillosi. Quindi questo vino riesce a maturare sempre in maniera importante con una struttura molto, molto importante. L’annata in commercio adesso è il 2015, un’annata particolarmente calda che ha fatto produrre uve molto concentrate e a cui abbiamo abbinato una tecnica estrattiva, quindi una macerazione lunga, anche 30 giorni, per ottenere un vino naturale molto corposo con una gradazione alcolica sui 15,5°/Vol. Questo vino non viene filtrato e neanche chiarificato. Possiamo così notare nella bottiglia una serie di precipitazioni sia tartariche che di colore, proprio a garantire, a testimoniare questa assenza di trattamenti per mantenere sempre più genuino, ma anche più rappresentativo del territorio il nostro vino naturale Nero d’Avola.

L’altro vino siciliano che voglio presentarvi è, appunto, il Syrah, anche questo prodotto dalla Cooperativa Vino-Nuovo in maniera del tutto naturale. Il Syrah è un vitigno cosiddetto internazionale, ma in Sicilia, soprattutto in questa zona, trova una particolare vocazione tanto che è l’unico vitigno “internazionale” che abbiamo, che la Cooperativa ha deciso di riprodurre e su cui puntare. Anche questo è un vino molto strutturato con note speziate molto ricercate, tipico delle zone calde.

I nostri rossi naturali siciliani, quindi sia Nero d’Avola che il Syrah, vengono imbottigliati e dopo circa un anno e mezzo, a volte 2, per permettere la giusta maturazione e affinamento che avviene in vasche di cemento. Mentre i bianchi in genere vengono imbottigliati prima dell’estate successiva alla vendemmia.
Tutti i degustatori rimangono particolarmente sorpresi per la freschezza che mantengono questi vini nonostante, magari i rossi, abbiano una gradazione alcolica importante.

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